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Il Rapporto Genitori-Figli

Il Rapporto Genitori-Figli

Il genitore è la prima persona con cui il bambino si relaziona appena nato e con cui costruisce un legame affettivo. Nel tempo diventa la sua guida e il suo punto di riferimento. Ma non sempre il rapporto fra i due risulta semplice, spesso incontra difficoltà e ostacoli a cui bisogna far fronte.

L’affetto è l’elemento indispensabile per una relazione genitore-figlio positiva, ma non è sufficiente. Infatti, deve essere accompagnato da punti di riferimento.

Fornire punti di riferimento significa trasmettere informazioni adeguate e comunicare in modo chiaro e rispettoso, senza ricorrere alla violenza e punizioni, cercando di prendere il pieno controllo sul bambino.

Ma quali punti di riferimento possono fornire i genitori?

- Dare il buon esempio

- Spiegare il motivo delle regole adottate

- Coinvolgere i proprio figli nella quotidianità

- Ascoltarli e considerare le loro opinioni

- Dare fiducia

- Dialogare e creare un clima di confronto

- Essere comprensivi

- Controllare la rabbia

- Offrire informazioni e strumenti idonei per aiutarli a prendere giuste decisioni

Per costruire un profondo legame affettivo, dunque, è fondamentale che affetto e punti di riferimento coesistano.

Basare il rapporto sull’inganno, sulla violenza, sul senso di colpa e sulla paura equivale a costruire una relazione malsana, oltre ad ostacolare lo sviluppo emotivo del bambino.

Essere genitore e costruire un rapporto affettivo con i propri figli non è semplice, è una sfida continua, paragonabile ad un lungo viaggio fatto di alti e bassi. È un percorso da non sottovalutare e, quando pensate che la situazione stia degenerando o di non potercela fare, datevi del tempo per riflettere e chiedere aiuto. Non è segno di debolezza ma un atto di coraggio, consapevolezza e amore verso se stessi e gli altri.

Dott. Alessandra Mastrovito

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